Sabato 3 giugno ore 18
Enrico Gabrielli presenta
Le piscine terminali
modera Cristiana “La Billo” Catapano
Le piscine terminali, la raccolta di diciassette racconti di fantascienza nera e dell’imprevisto di Enrico Gabrielli, “musicista nella vita, ma narratore nel profondo, e ottimo disegnatore”, riprendendo le parole che Valerio Evangelisti ha usato per descriverne la poliedricità e la propensione a lasciarsi attraversare da una vena creatrice fatta di sfasature e ritorni enigmatici, mai ossequiosi o egoistici.
Al suo esordio in narrativa, Gabrielli, disegnatore e inventore di fole inattuali, ha saccheggiato un immaginario intragenerazionale e l’ha rimesso in forma attraverso un umorismo nero sui generis . I racconti del polistrumentista di Montevarchi (che ha suona e ha suonato con PJ Harvey, Mike Patton, Calibro 35, Mariposa, The Winstons e che vanta molte altre prestigiose collaborazioni) si dispiegano nella loro prospettiva politica grottesca e si amalgamano alle visioni fantascientifiche, riproponendo gli strambi percorsi dei libri-game e dell’imprevisto. La scrittura dell’autore, nonostante si radichi in un terreno letterario eterogeneo e che riguarda soprattutto autori dei due secoli passati, arriva come oggetto del nostro tempo, grazie anche al sottile confronto con la colonizzazione mentale di un particolare ventennio televisivo e mondano. Il racconto breve o brevissimo, terreno narrativo nobile e maltrattato, subisce qui le più diverse modulazioni di genere, senza limiti di sorta o chiusure dogmatiche. È anche per questo che il libro, la cui voce pare farsi ventriloquiare da Kafka e Roald Dahl, può rappresentare un valido strumento per chi per la prima volta si accosta a delle pagine di fantascienza o di horror, generi che Gabrielli maneggia e introduce nella sua narrazione quasi ricostruendo il proprio sguardo adolescente, per poi ricatapultarlo nell’attualità