Considerato, dopo Profondo rosso, il più grande successo di Dario Argento, Suspira è un film capolavoro del 1977, di ambientazione gotica, ispirato dalla lettura di numerose fiabe infantili, soprattutto per ideare il personaggio della Regina Nera. Il film ha riscosso un successo mondiale e rappresenta il primo capitolo della cosiddetta Trilogia delle Tre Madri.
Lo score di Suspiria fu composto dai Goblin in collaborazione con lo stesso Argento e il motivo principale del film è stato realizzato con un bouzouki acquistato personalmente dal regista. Si tratta di un particolare modello di mandolino di origine ellenica dal ritmo particolarmente incalzante e dai suoni particolarmente profondi voluto appositamente da Argento, il quale ne rimase colpito durante un viaggio in Grecia.
L’inquietante voce solista è dello stesso Claudio Simonetti, quest’ultimo sussurra ansimante alternando la melodia con molte parole che egli stesso definisce senza senso. Le percussioni che accompagnano i punti più tesi del film sono invece strumenti africani. A causa di tali caratteristiche contenutistiche, oltre a essere una colonna sonora decisamente terrificante, è anche quella più sperimentale. I brani sono ricchi di suspence, tensione emotiva, ma anche tecnicamente perfetti, grazie all’utilizzo di strumentazioni vintage come il minimoog e il mellotron, abbinati a strumenti classici come il clavicembalo e la spinetta.
Nella parabola del gruppo di Claudio Simonetti & C., ma anche considerando, più in generale, quella che sarà l’evoluzione della musica italiana degli anni 70, Suspiria rappresenta, a suo modo una specie di delta, nelle cui acque dense e tenebrose affluirono alcune fra le correnti soniche più significative del decennio, uno dei punti più alti e spettacolari mai toccati nella stagione delle grandi colonne sonore del nostro cinema.
Nelle sequenze che compongono la soundtrack di Suspiria, coesistono in uno stato di armonia stupefacente, radici progressive italiane e internazionali, tracce di folklore nordico e mitteleuropeo, echi e suggestioni etno e world, sonorità synth e dark ambientali, in sostanza una parte significativa di anni’70 e ’80 che s’intersecano in modo unico e originale.